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sabato 30 maggio 2009

Perchè il 13 porta bene e il 17 male... o viceversa?

Sfiga o fortuna, quale delle due? Il 13 qui in Italia è considerato un numero fortunato, mentre nella cultura d’oltralpe e anglosassone è considerato un numero nefasto. Storia contraria invece per il 17.

13 17 fortuna sfortunaIl Numero 13:

Fuori dall’Italia il 13 è considerato numero sfortunato per vari motivi: Il giorno venerdì 13 Ottobre 1307, all’alba, vennero aperti degli ordini inviati da Papa Clemente V al Re di Francia, Filippo IV il bello. Gli ordini parlavano di una visione del Pontefice contro l’ordine dei Cavalieri Templari che venivano visti eretici, omosessuali e adoratori di Satana. Da quel giorno partì il processo che portò alla morte di migliaia di templari considerati eretici.

Inoltre Giuda Iscariota, il traditore di Gesù, nel Vangelo viene descritto come il 13° a sedersi a tavola.
Nella cultura cristiana Satana viene descritto come il "tredicesimo angelo".

Viene invece considerato numero fortunato nelle culture orientali, in quanto la parola 3 ( pronunciata “sān”) è simile al verbo vivere per pronuncia. E’ invece considerato numero molto sfortunato il 4 (pronunciata “sì”) simile al verbo morire.

Sinceramente non riesco a trovare documenti attendibili che dicano perché nella cultura italiana, il 13 sia fortunato.

Il Numero 17:

Nella cultura italiana è considerato un numero sfortunato. La sua malafama deriva dall’anagramma del numero 17 latino (XVII) che diventa “VIXI”, ovvero la forma del tempo perfetto del verbo vivo (vivere), dunque si traduce “ho vissuto, vissi”. Il 17 sfortunato è molto sentito in Italia, in alcuni alberghi manca la camera 17, mentre sui voli Alitalia manca la diciassettesima poltrona.
La Renault vendette l’auto chiamata “R17” in Francia come “R177” in Italia.

Nella cultura anglossassone il 17 porta bene, in quanto è il giorno in cui viene venerato S.Partizio, patrono d’Irlanda. (Questa è una supposizione in quanto non si trovano molte fonti a riguardo)

venerdì 29 maggio 2009

Il fondo della politica, fra attacchi internazionali e stupida opposizione

Diciamo che sostengo la linea secondo cui Berlusconi non sia proprio l’incarnazione del leader ideale, anzi, direi che Silvio sia più bravo come intrattenitore e comico o per parlare più concretamente possiamo dire che sia indubbiamente un imprenditore di successo.

Perciò fra gli attacchi della stampa internazionale sugli scandali del premier dal caso Noemi – Letizia e sul fatto della corruzione del giudice Mills per testimoniare il falso a favore dell’assoluzione del Cavaliere spunta la trovate geniale del leader PD Franceschini che parlando del Premier ai giornalisti dice : ”voi fareste educare i vostri figli da quest’uomo?”

Questa è la critica che riesce a “non” fare la nostra opposizione.
Secondo me è giusta e lecita l’indignazione della famiglia Berlusconi sull’esternazione di Franceschini. La famiglia deve stare fuori dalla campagna elettorale, altrimenti si sconfina nella diffamazione.

Fra brunetta che dice “no” agli agenti panzoni, gli stipendi italiani in parità di potere d’acquisto fra i più bassi d’Europa, le veline, il crescente sottosviluppo del meridione, i giudici faziosi, la sicurezza sul lavoro, la cronica mancanza di infrastrutture moderne, etc. emerge ancora una volta l’incapacità dell’opposizione di fare un’opposizione seria e costruttiva e in special modo dell’opposizione del PD, basata solo sulla mèra e sistematica diffamazione del Premier in quanto Silvio Berlusconi.

lunedì 25 maggio 2009

Deputati Immobiliare: Case da sogno al centro di Roma a prezzi stracciati.

L’ennesimo colpo di cui si è poco parlato (come al solito) è stato messo a segno dalla “casta” nel lontano 2007, colpo che ha suscitato ancora una volta il mio sdegno e la mia indignazione verso la “meno che mai” degna di fiducia classe politica italiana.

Un deputato del gruppo di Di Pietro quello che dice sempre:” Noi dell’Italia dei valori…” come a sottolineare l’integrità morale dei membri Idv, nello specifico un certo Luciano D’Ulizia, presidente dell’Unci (unione nazionale cooperative italiane), ha proposto l’ennesimo privilegio: appartamenti al centro storico di Roma a soltanto 200mila Euro (ma anche meno se più in periferia), ma solo per deputati. Si perché, quando si guida un paese, i privilegi non bastano mai, non bastano rimborsi spese, hotel, auto, treni e mezzi pubblici gratis…dopotutto lo si fa per il bene d’Italia.

case per deputati a prezzi stracciatiMeccanismo reso possibile dalla creazione di una struttura ad’hoc, una vera e propria azienda a cui i deputati pagano una quota di capitale minima di 260€ diventandone azionisti. Naturalmente con la possibilità di accendere mutui agevolati.

Ecco la “giustificazione” di D’Ulizia data in sede di presentazione del progetto: “acquisire un’abitazione funzionale sia in relazione alle distanze che ai tempi di percorrenza per raggiungere le sedi istituzionali”.

Bisogna considerare che una casa per i “comuni mortali” nel centro di una città come Roma di circa 40-50 mq (un monolocale) costa minimo 350.000€ quello peggio messo. Perché poi quelli messi meglio superano i 600.000€.
Però volendo i nostri leaders possono scegliere di prenderlo un po’ più in periferia sempre intorno ai 180.000€ oppure vere e proprie ville signorili nella campagna romana a prezzi da discount.

La “cooperativa” proposta da D’Ulizia ha già riscosso un notevole successo fra i…ehm…come si chiamano!? Ah sì…onorevoli. I più soddisfati furono i deputati di An e Forza Italia.

Poveri parlamentari, ma perché devono fare i pendolari?

Casta sempre più casta e chi ci rimette? Provate a indovinare…

Ispirazione presa da: sprechiditalia.com

mercoledì 20 maggio 2009

Operazione Puffo

Chi, nella propria innocente fanciullezza, anche per sbaglio non ha visto almeno una volta i Puffi?

Quelle strane creaturine con la pelle blu ed’il baschetto bianco, ad’eccezione del capo che aveva il baschetto rosso?
Ora non vogliatemi male, ma potrei turbare i vostri ricordi della fanciullezza.

Cosa sono i Puffi?

I Puffi sono una comunità di individui, di età non ben definibile ma tutti più o meno adulti, tranne grande puffo, il capo, che è più anziano.
La loro sessualità non è ben definita in quanto si somigliano tutti, Puffetta è l’unica femmina (nella prima serie) evidenziata dalla chioma bionda e lo si deduce dal ruolo che svolgono all’interno della società.

Vi inizia a venire in mente qualcosa?
Una società dove tutti sono uguali e omologati e il sommo bene è il villaggio, con nessuna evidente differenziazione tra i sessi e dove tutti lavorano allo stesso modo per contribuire al bene comune … è sì amici miei … I PUFFI RAPPRESENTANO IN PAPPA INFANTILE IL MODELLO COMUNISTA!

Inoltre l’accezione “puffo” che i membri della comunità usano prima del nome per chiamarsi l’un l’altro suona tanto del “compagno” con il quale si identificano i membri del partito e del sistema comunista.

grande puffo comunistaSe ci pensate bene il Villaggio dei Puffi ha un economia centralizzata e pianificata, dove è Grande Puffo a decidere la distribuzione egualitaria dei beni prodotti,quando produrli e con che quantità, non c’è moneta, non c’è mercato, non c’è una borghesia e i mezzi di produzione appartengono al popolo.
Dal punto di vista economico è tale e quale ad un Kolchoz Sovietico.
Inoltre le case dei Puffi rispecchiano l’edilizia sovietica: è un monolocale, di dimensioni spartane.
Le case (a forma di fungo) sono disposte nel villaggio affinchè non ci sia una privilegiata sull’altra. Anche la casa di Grande Puffo è “mimetizzata” fra le altre.

Anche i puffi hanno i loro personaggi più particolari.
Quattrocchi (quello con gli occhiali) è il puffo che si lamenta per eccellenza, il contestatore. Spesso critica le decisioni di Grande puffo e prende l’iniziativa, i suoi atteggiamenti pedanti scadono spesso nel ridicolo e viene spesso deriso e mal guardato dagli altri puffi. Dunque si può tranquillamente fare il paragone: Quattrocchi, il contestatore rappresenta Trockij (nella realtà ucciso dagli emissari di Stalin in Messico nel 1940 per via della visione internazionalista e non-statalista del comunismo) che si contrappone a Grande Puffo, ovvero Stalin.
Puffetta è l’unica donna, uguale per azione sociale ai suoi compagni maschi. Non si può fare una comunità di soli maschi e allora ecco Puffetta a rompere gli equilibri. Le malelingue su puffetta si sono succeduta da sempre: è lei a generare i piccoli puffi? Come si riproducono? Hanno isitinti sessuali? E’ semplice,rappresenta la donna socialista come risorsa al servizio della comunità che si “presta” per il bene comune. Viene inserita per sottolineare l’importante ruolo femminile, una donna emancipata che segna la rottura con la famiglia patriarcale.
Forzuto rappresenta colui che mantiene l’ordine attraverso (giuridicamente parlando) l’”uso legittimo della forza”. Non esita a fare lo spione e spesso riesce da solo a respingere il nemico giurato del villaggio: Gargamella. Rappresenta la polizia segreta, il KGB.
Vanitoso, con atteggiamenti chiaramente omosessuali, pone in evidenza l’uguaglianza completa fra i sessi, infatti è ben accettato dalla comunità.
Con l’avvento della Glasnost arriva anche Puffo Poeta e Puffo Pittore e vanno ad arricchire una società orientata unicamente alla produzione.
Invece puffo Goloso rappresenta un’anomalia: se ne infischia della comunità e dell’equa distribuzione del cibo. Tutto però con il benestare del Capo. Dunque è una sorta di privilegiato, che con il favore del capo si arricchisce alle spalle del popolo.

Il nemico giurato dei puffi è Gargamella, un uomo bruttino e con pochi capelli che si diletta con scarso successo nell’arte della magia e dell’alchimia e vive in una casa fatiscente fuori il villaggio. Nella prima serie del cartone Gargamella da la caccia ai Puffi per trasformarli in oro. Ovvero vuole intaccare l’economia socialista, perfettamente realizzata dal villaggio, per asservirla al mercato. Naturalmente Gargamella non ha mai la meglio. Birba, il suo gatto, anche lui molto brutto e ripugnante, nutre un odio profondo verso gli esserini blu e li caccia per mangiarli. Non è un caso, il nome originario di Birba è Azreal, un nome chiaramente di origine ebraica, che rappresenta l’altro grande nemico che vuole fagocitare il regime sovietico, gli ebrei.

Ma perché i Puffi, chi ne è l’artefice?


I regimi dittatoriali hanno sempre dato all’informazione/propaganda un’importanza centrale. Sicuramente può rappresentare un tentativo di plagiare le giovani menti occidentali per intaccare e sconvolgere le future classi dirigenti. Peyo, il suo autore, potrebbe essere stato una pedina nelle mani del KGB, per sviare evidenti responsabilità. Poi avevamo la Disney che voleva inculcare l’ideale opposto.

Lo stesso nome, nella forma anglofona (dove risiedevano i maggiori nemici dell’Urss, ovvero Usa e Gran Bretagna) è SMURF. Qualcuno a azzardato un interpretazione, ovvero SMURF = Socialist Men Under a Red Father (Uomini socialisti sotto un padre rosso).

Che dire? Sarebbe stato più semplice per me credere agli alieni o anche ai troll, gnomi o folletti che pensare che mi volessero indottrinare con i Puffi.
Leggendo questa storia tutto torna in favore di un “complotto comunista”. Però lo si può pensare anche dal lato innocente dei bambini, una comunità di gente felice operosa e omologata che vive in allegria canticchiando e vivendo della semplicità della terra…che poi alla fine riporta al ragionamento sopracitato…Povera mia fanciullezza!

lunedì 18 maggio 2009

Perché l’Italia deve essere lo sportello d’ingresso di tutti gli immigrati verso l’Europa?

Ma avete presente com’è fatta l’Europa, geograficamente parlando?

barcone di immigrati verso l'italiaL’Italia è l’unico stato che si protrae come uno stivale lungo il Mediterraneo, quindi è lo stato ideale per l’attracco dei barconi di disperati provenienti dall’Africa e dall’Europa dell’est. E’facile parlare quando si presenta un problema di immigrazione di massa di questa portata.
L’Onu e gli Stati membri dell’Ue la voce grossa, anche se secondo me la pratica dei respingimenti va rivista perché non da l’opportunità a chi viene di godere dell’eventuale asilo politico e costringe ad un retro-front i barconi carichi di gente spossata, mal nutrita e disidratata.

Infatti molte persone al ri-ritorno in patria non reggono il viaggio e ci lasciano le penne.

Credo che debba essere garantita assistenza e il rispetto dei diritti umani poi si pratica il respingimento.

Il nostro Paese non può essere il Porto Franco dell’immigrazione. Gli altri stati che si affacciano sul Mediterraneo (Spagna e Grecia) eseguono già da tempo i respingimenti, dunque le polemiche dovrebbero riguardare anche loro.

In un momento di crisi, dove non c’è lavoro e dove le fila degli immigrati disperati sono sempre più piene, altra gente disperata non potrà mai trovarsi bene. Inoltre, andando anche ad infoltire l’esercito dei lavoratori in nero, ci sarà sempre il bastardo disposto a farli “lavorare” se così si può dire per 2€ all’ora.

Poi non lamentiamoci dicendo che gli stranieri ci rubano il lavoro, ma chi li assume in nero ci ruba il lavoro, chi permette che lavorino in nero ci ruba il lavoro, chi permette una immigrazione indiscriminata ci ruba il lavoro…e gli stipendi restano bassi, i più bassi d’Europa, per potere d’acquisto anche dietro a Grecia e Spagna. Dietro solo il Portogallo.

sabato 16 maggio 2009

La Condizione della Donna in Italia?...da Terzo Mondo......?

Pari opportunità?

Uomini e donne sono uguali?...hanno cioè gli stessi diritti (reali e sottointesi)?

Nel mondo sicuramente la disparità tra uomini e donne è molto marcata. Ci sono realtà nel mondo dove la donna vive in uno stato di segregazione, sempre perennemente subisce violenze, umiliazioni e non gode degli stessi diritti dell’altro sesso.

In Italia, dove credo sia da tutti assodato che la situazione sia di una sostanziale parità, in realtà siamo molto indietro. C’è chi sostiene che la situazione nel nostro paese sia ancora peggiore…ovvero da Terzo Mondo.

disparità sociale tra uomo e donna84° Posto nel Mondo.

Secondo il World Economic Forum, che esamina il divario fra uomo e donna, l’Italia si trova all’84° posto per quanto riguarda lavoro, salute, istruzione e rappresentanza politica.
Non viene misurata la condizione assoluta di vita della donna ma viene preso in esame la distanza in termini di opportunità e di status sociale che separa i due sessi.
In Cima alla classifica troviamo Svezia, Norvegia e Finlandia. Sopra all’Italia c’è anche Lettonia e Lituania (13° e 14° posto). Gli Usa si trovano al 31°.

A dire la verità sono un po’ perplesso per i risultati di questo studio, che pone sopra l’Italia anche Croazia, Sudafrica e Sri Lanka, comunque sul fatto che non ci sia parità fra i sessi sono pienamente d’accordo. Basta guardare il lato salariale, che in Italia vede la donna guadagnare molto meno dell’uomo.
Una donna in “carriera” guadagna il 49% in meno di un parigrado maschio, mentre per il resto la differenza è “solo” del 25%. Forse anche perché è la donna che da sempre viene vista come colei che cresce i figli e questo non permette di colmare completamente il gap.

Però da qui a dire che la condizione della donna è da terzo mondo…secondo me ce ne passa.

mercoledì 13 maggio 2009

Il nuovo colonialismo è cinese e l'ennesimo stupro dell'Africa

Una nazione con quasi due miliardi di abitanti ha bisogno di una inimmaginabile quantità di materie prime per svilupparsi.

La nazione cinese sta investendo ingentissime quantità di denaro nel Continente Nero, rilevando le aziende locali e innestando in loco lavoratori cinesi. Dall’edilizia al commercio, dalle armi alle materie prime, dal petrolio, all’edilizia e alle tecnologie. Un intervento a tutto campo che conta a creare nell’Africa una vasta zona di influenza economico-politica gestita dai vertici della nazione cinese.

summiti focac cina africaIl 2006 è stato l’anno della “Cina in Africa”, come ribadito al summit Focac di Pechino in una città tirata a lucido, dove giganteggiavano striscioni con scritto: “Amicizia, Pace, Cooperazione e Sviluppo”.
Ma dietro la facciata di perbenismo della dittatura asiatica si aggira un mèro e puro interesse economico, poco regolato e spinto dai valori etici.

Una dittatura mai comunista ma unicamente militare e asservita al mercato, potremmo quasi chiamarla, facendo un paradosso, una dittatura capital-comunista (capitalista di fatto e comunista di nome).

Una penetrazione iniziata agli inizi degli anni novanta, il continente africano con le sue ricchezze ha attirato l’attenzione di una Cina in continuo boom economico e spianato la strada ai prodotti cinesi che comunque sbaragliano la concorrenza della produzione interna dei Paesi africani, grazie soprattutto allo sfruttamento del lavoro nelle fabbriche cinesi, ai salari bassissimi e ai turni massacranti (da 8 a anche 12 ore per il lavoro “legale”).

Sappiamo poi che quanto a diritti umani la Cina di strada ne deve ancora fare. Nelle parti dell’Africa dove non sposta la sua manodopera, utilizza quella locale. E questi sono i nuovi schiavi dell’Impero Asiatico, costretti a lavorare in condizioni disumane, fra crolli quotidiani dei cunicoli e malattie. Dentro a miniere di rame, oro e diamanti per circa 3 dollari al giorno.

La manodopera spesso non ha più di dieci anni.

Lavoro a tutto vantaggio dei cinesi, infatti il privilegio di condizioni di lavoro più decenti spettano solo agli operai e ai tecnici con il passaporto di Pechino, mentre alla popolazione locale restano le briciole e la parte del lavoro più pericolosa e degradante. Ancora un ennesimo stupro dell’Africa, che si vede di nuovo spogliata delle sue risorse senza alcun ritorno.

L’Africa, continente così affascinante e così solo, rischia di cadere in una nuova trappola del debito, anche per via dei prestiti concessi dal governo cinese agli stati locali. Come già sappiamo da sempre, europei e americani non si sono comportati bene con questo continente, e la loro presenza, oggi resa ancora più marginale dall’arrivo prepotente della Cina, non sembra sufficiente a porre un argine a questo nuovo colonialismo.

sfruttamento del lavoro africano per i cinesiI governi locali spesso inoltre sono accomodanti con la Cina, che sovvenziona le dittature con forniture di armi e promesse di infrastrutture, dalla sanità fino allo sport, costruite però con manodopera cinese e con le modalità sopracitate.

La Cina, la nuova superpotenza mondiale esporta la sua etica del lavoro, queste sono cose che vanno perlomeno denunciate, per testimoniare una nuove escalation di ingiustizie e prepotenze, di cui se ne parla troppo poco spesso, o quasi mai e che invece dovrebbero rifar accendere i riflettori sull’Africa e su ciò che accade all’infuori della nostra piccola e miope realtà quotidiana.

lunedì 11 maggio 2009

Creazionisti e Evoluzionisti...trovato l'Anello Mancante.

Creazionisti, evoluzionisti…

Siamo stati creati da una mano divina oppure siamo il frutto dell’evoluzione della scimmia?
Nel mondo d’oggi sembra pienamente assodato che sia l’idea di Darwin (biologo, zoologo inglese) ovvero quella evoluzionista a farla da padrona.

Anche se il dibattito è ancora molto acceso, con gruppi creazionisti che osteggiano addirittura l’insegnamento di Darwin nelle scuole affermando che non si può sostenere una sola tesi, l’argomento di base sembra riguardare ciò che viene definito “l’anello mancante”.

adapide l'anello mancante dell'evoluzione scimmia uomoSi perché se è pur vero che la tesi creazionista è la più affermata, è anche vero che fino ad’ora non era mai stato trovato il punto di congiunzione dell’evoluzione fra scimmia e uomo…fino a ieri…

L’Anello Mancante è stato il punto forte dei creazionisti, non solo religiosi, ma anche di chi sostiene che la razza umana sia stata creata da entità extraterrestri, tramite ingegneria genetica. Il Movimento Raeliano è il promotore di questa affascinante pseudo-religione. Le più dotte digressioni filosofiche sulla necessità della creazione e sull’esistenza di Dio che avrebbe creato l’uomo rimangono però, per l’appunto, dotte ma mère digressioni filosofiche.

Ieri, vicino Francoforte (in Germania) è stato ritrovato ciò che viene considerato l’anello mancante, il punto di congiunzione evolutivo fra scimmia e uomo. E’ una sorta di Lemure, vissuto sulla terra circa 40 milioni di anni fa, battezzato “Adapide” (Darwinius Masillae).
La scoperta metterà a tacere le polemiche sulle origini dell’uomo?

Sicuramente no, anche se io credo che l’evoluzione non esclude la presenza di un Dio, creatore di sentimenti e intelletto, o che possa perlomeno aver guidato il processo evolutivo dell’uomo, levandolo dalla solo casistica, posizione peraltro accolta anche dalla religione Cattolica. Certo mette ancora più in crisi chi sostiene che Dio abbia creato l’uomo a sua immagine e somiglianza…

sabato 9 maggio 2009

Ecco dove la Chiesa è integralista

Bambina di 9 anni violentata dal patrigno, scomunicati due medici brasiliani.

Dopo l’umiliazione anche la beffa.

La comunità cattolica mondiale ha sentimenti contrastanti, anche se per lo più non è soddisfatta della decisione presa dall’arcivescovo Josè Cardoso Sobrinho.

josé cardoso sobrinho scomunica due mediciInfatti sua “eminenza” ha deciso di scomunicare (scomunica è un atto legale della Chiesa cattolica che implica vari gradi di esclusione di un suo membro dalla comunità dei fedeli a causa di gravi e ostinate infrazioni alla morale e/o alla dottrina riconosciuta) due medici che avevano praticato l’aborto ad’una bambina di 9 anni, incinta di due gemelli, dopo che da quando aveva 6 anni veniva ripetutamente violentata dal patrigno.
Bambina che a causa della violenza avrebbe rischiato la sua vita e probabilmente non sarebbe riuscita a portare a termine la gravidanza.

Nonostante le polemiche, l’arcivescovo non ha fatto dietro-front e ha risposto seccato: “ La Legge di Dio è superiore a qualunque legge umana, Quindi se la legge umana, cioè una legge promulgata dagli uomini, è contraria alla legge di Dio, questa legge umana non ha alcun valore”.

Le autorità brasiliane hanno naturalmente condannato la posizione estremista e inopportuna dell’arcivescovo elogiando l’operato dei medici.

Il Vaticano invece appoggia la decisione dell’arcivescovo dicendo: “L’annuncio della Chiesa è la difesa della vita e della famiglia, ognuno di noi deve porsi in un atteggiamento di grande rispetto della vita. L’aborto non è una soluzione, è una scorciatoia” (una scorciatoia di che?!?!) tramite padre Gianfranco Grieco.

Ci arrivano sempre all’orecchio notizie di integralisti islamici, che tramano per uccidere qui e distruggere di là, ma bisogna anche fermamente condannare certi atteggiamenti della Chiesa cattolica integralista che cozzano contro ogni morale di società civile e del rispetto.
Lasciamo pure morire una bimba innocente che porta in se due figli frutto di violenza. Una bambina che, se il parto avesse avuto successo, avrebbe dovuto crescere sola due bambini a nove anni, o subire il trauma di darli in adozione.

Se sua eccellenza fosse “violentata” e a causa di questo fosse costretta a lasciare i voti subendo scomunica!? Peccato che sua eccellenza non può rimanere in cinta.

Basta con queste posizioni integraliste e bigotte di Santa Madre chiesa. La gente “comune” e specialmente quella povera non vive in palazzi ovattati fuori dal mondo ma al contatto con piccoli e grandi problemi quotidiani: fame, degrado, violenza, abusi.

A riprova poi del fatto che gli “integralisti” sono anche all’interno del Vaticano e sono altrettanto pericolosi.

martedì 5 maggio 2009

Dal Programma e il Colpo di Stato, passando per Gelli fino a Berlusconi, ecco la Loggia P2

Assolto.

La Corte d’Appello di Verona così sentenziò nei confronti di Silvio Berlusconi nel 1990. Prosciolto per aver giurato il falso davanti ai Giudici sulla sua affiliazione alle loggia massonica P2 (Propaganda Due), in quanto tale reato era stato estinto da una amnistia del 1989.

Fu uno dei più gravi scandali politici della storia italiana.

Ma che cos’è la Loggia Massonica Propaganda Due?

E’ una loggia massonica fondata nel 1877 dal Gran Maestro Giuseppe Mazzoni sotto il nome di “Loggia Propaganda” sotto il più grande movimento massonico “Grande Oriente d’Italia” che fin dalle origini riuniva tra i suoi adepti membri di spicco della vita sociale e politica italiana, senatori, deputati e banchieri.

Nonostante il sostegno al fascismo, ma non allo squadrismo, la Loggia fu sciolta nel 1923 quando fu proibita la libertà di associazione.

Dopo la Resistenza la Loggia fu rifondata sotto il nome di “Propaganda 2”. La Loggia andò sotto l’influenza della massoneria americana.

I Nostri Giorni

licio gelli gran maestro della loggia massonica p2
Licio Gelli (nella foto), un piccolo imprenditore toscano,nel 1969 divenne Gran Maestro della P2 con un’ascesa rapidissima e con motivazioni in gran parte sconosciute.
Gelli raggruppò le elites di imprenditori e funzionari statali ma soprattutto delle alte gerarchie militari, cercando anche il favore e l’appoggio del mondo cattolico.
Forti furono le influenze e le amicizie della P2, fra cui il dittatore argentino Juan Peròn e Giulio Andreotti, fotografati insieme alla Casa Rosada.

Il Colpo di Stato


La prima azione del dopoguerra fu la così detta “Rivoluzione Borghese”: un colpo di Stato che si sarebbe dovuto attuare fra la notte del 7 e l’8 Dicembre del 1970 organizzato da Julio Valerio Borghese,(nella foto) chiamato “il Principe Nero” comandante e fondatore della X Flottiglia Mas (corpo militare della RSI) e aderente alla Repubblica di Salò dopo il 1943.

Colpo di stato annullato poco prima dell’attuazione, quando era già tutto pronto e i “cospiratori” pronti all’azione nelle città di Roma e Milano, per cail principe nero junio valerio borgheseuse sconosciute.
Golpe che avrebbe dovuto sovvertire l’ordine repubblicano-democratico italiano verso una dittatura militare e previsto l’assassinio del Capo dello Stato Giuseppe Saragat, del capo della Polizia Angelo Vicari e l’occupazione della Rai, del Ministero della Difesa e dell’Interno e avrebbe dovuto avere al suo vertice Giulio Andreotti (che probabilmente però non avrebbe accettato) considerato l'unico in grado di saper "tener quiete" le parti politiche e l'unico che godeva di credibilità presso gli Usa.

Stati Uniti che non sarebberero stati contrari al golpe in quanto non disdegnavano che il Mediteranneo fosse soto il controllo di dittature (Spagna, Portogallo, Grecia e appunto Italia) filoamericane.
(Guarda il dossier Rai de "La Storia Siamo Noi" sul Golpe Borghese)

Il tutto è emerso da un dossier del SID (i servizi segreti militari italiani) solo nel 1991, “censurato” da Andreotti in quanto avrebbe causato un enorme scandalo politico.
(Vai a fondo pagina per il Proclama del Golpe)

Nelle indagini si fa riferimento anche tra legami di Borghese con sicari della cosca mafiosa “Cosa Nostra”. Fu indagato in prima persona anche Gelli.

Nel periodo ‘74-‘76 la Loggia ebbe un periodo travagliato fra rifondazioni e scioglimenti, anche per via dell’interesse di pubblici ministeri che indagavano su illeciti finanziari, legami con l’estrema destra, sequestri di persona e piani terroristici.

Anche per via della pressione dei media e della sinistra la loggia fu sciolta ufficialmente nel ’76, anche se in pratica continuò ad esistere e espandersi, tanto che dal ’76 all’81 ebbe il suo periodo di “massima influenza” tentando di influenzare la politica di molti paesi sudamericani e della Romania.

Licio Gelli, una personalità ambigua e misteriosa che si ritiene avesse contatti con i servizi segreti dell’Est e appoggiato sulla destra, situazione che gli permetteva di legarsi a chiunque avesse avuto le redini di potere in Italia nel dopoguerra.

Il Programma della Loggia

Il programma piduista (della Loggia P2) si chiamava : “Piano di Rinascita Democratica” che prevedeva l’assorbimento degli apparati democratici della società italiana dentro le spire di un “autoritarismo legale”( l'atteggiamento di chi esercita un'autorità, trascurando o eliminando del tutto i limiti legali del suo potere) con al centro l’informazione.
Inoltre veniva proposto il Proselitismo (l'opera di chi cerca di fare dei proseliti, ovvero cerca di convertire altri individui a una certa religione o altra dottrina).
Era prevista l’abolizione della validità dei titoli di studio, per sfollare le università e dare il tempo di elaborare una seria riforma della scuola che attuasse i precetti della Costituzione.
Inoltre voleva separare le carriere dei magistrati, rompere l'unità sindacale e abolire il monopolio della Rai.

Io direi che sono cose abbastanza attuali e che sono tuttora in atto: La perdita di potere della Rai, il presidenzialismo e il bipartitismo, la qualità dell'informazione....

Uno degli obiettivi, fra l’altro, era dare all’Italia una impostazione classista. Insomma ritornare ha una sorta di distinzione fra proprietari ricchi e lavoratori semi-servi, con una forte divisione fra classi sociali, lascio immaginare quali conflitti si sarebbero potuti creare in una società così poco egualitaria.

Risultava essenziale era prendere possesso dei mass media, prima con la scalata al quotidiano nazionale più diffuso, il Corriere della Sera, sostenuta fra l’altro dai fratelli Rizzoli, i quali dovettero chiedere fondi a banchieri direttamente affiliati alla P2, dunque andarono sotto il controllo diretto di Gelli e dello IOR (Istituto Opere Religiose) che lo coadiuvava nella scalata.

silvio berlusconi mediasetFurono inseriti uomini della P2 nella Rizzoli, sostituendo anche il direttore del Corriere della Sera, il che diede allo Loggia un potere enorme: Influenza piduista sui politici in favore in favore della creazione del bipartitismo, Inserimento nell’organico del quotidiano di personaggi influenti fra cui Maurizio Costanzo, Silvio Berlusconi e Fabrizio Trecca con lo scopo di pubblicare articoli graditi alla P2 e di censurare altri giornalisti scomodi, come accadde ad’Enzo Biagi, che sarebbe dovuto partire per l’Argentina guidata da una giunta militare golpista.

Inoltre la P2 spinse la Rizzoli all’acquisizione di diversi altri quotidiani fra cui spiccano il Piccolo di Trieste, il Giornale di Sicilia e di Palermo e la Gazzetta dello Sport.

In quello stesso periodo , probabilmente seguendo la strategia di Gelli, Berlusconi rilevò canali televisivi come Telemilano e Canale 5.

La cosa fu scoperta e per la Rizzoli fu scandalo e fu costretta a cedere numerose testate e il Corriere della Sera ne uscì molto screditato.

Guarda caso invece Canale 5 di Berlusconi non ebbe nessuna ripercussione e nel frattempo l’imprenditore milanese fondò anche Italia 1 e Rete 4.

Conclusioni


Berlusconi era la tessere P2 n°104 ed’era sicuramente il più noto piduista.

A quanto noi mortali è dato sapere il fatto che la P2 avesse potuto prendere il potere in Italia tramite un golpe militare era molto concreto, visto l’appoggio e l’adesione dei vertici bancari e politici, ma soprattutto dei vertici militari.

Dittatura militare che avrebbe allotanato probabilmente l'Italia dai piani di una Europa Unita, condannato l'Italia a un probabile asservimento agli Usa, vista la conoscenza a l'approvazione di buona parte dei vertici degli States al golpe e il "gemellagio" con la massoneria usa.
Americani che vedevano di buon occhio il golpe in quanto in grado di disperdere anche con la violenza la minaccia comunista (molto sentita all'epoca) e avere un alleato fedele a questa lotta.
Sul piano economico inoltre l'esperienza dittatoriale di Spagna e Portogallo docet, arretratezza economica da cui stanno faticosamente uscendo.

Il legame con la Mafia inoltre, anche se non ufficialmente comprovato, sembra un ipotesi non campata per aria.

Un paese può dirsi libero quando ha un istituzione democratica ed’una informazione libera e pluralista.

Non lo so, io parlo sempre da comune mortale, ma visti i precedenti del nostro Premier nella suddetta Loggia massonica a me da’ da pensare.
In Italia dove c’è da mangiare si mangia e chi ci sta sopra pensa solo a mangiare.
C’è e ci può essere libertà di informazione? La nostra istituzione democratica è garantita? Io lo spero tanto,ma inizio a vacillare…

Licio Gelli, ora 88enne, dalla sua casa dove sconta 12 anni di arresti domiciliari per il crack del Banco Ambrosiano dice di Berlusconi: “ E’ l’unico che può realizzare il piano” e aggiunge: “Ho una vecchiaia serena. Tutte le mattine parlo con le voci della mia coscienza, ed è un dialogo che mi quieta. Guardo il Paese, leggo i giornali e penso: ecco qua che tutto si realizza poco a poco, pezzo a pezzo. Forse sì, dovrei avere i diritti d'autore. La giustizia, la tv, l'ordine pubblico. Ho scritto tutto trent'anni fa in 53 punti.

Proclama del Golpe
:
" Italiani, l'auspicata svolta politica, il lungamente atteso colpo di stato ha avuto luogo [...]. La formula politica che per un venticinquennio ci ha governato, e ha portato l'Italia sull'orlo dello sfacelo economico e morale ha cessato di esistere. Le forze armate, le forze dell'ordine, gli uomini più competenti e rappresentativi della nazione sono con noi; mentre, d'altro canto, possiamo assicurarvi che gli avversari più pericolosi, quelli che per intendersi, volevano asservire la patria allo straniero, sono stati resi inoffensivi [...]. Nel riconsegnare nelle vostre mani il glorioso tricolore, vi invitiamo a gridare il nostro prorompente inno d'amore: Italia, Italia, Viva l'Italia! "



lunedì 4 maggio 2009

Il Grande Torino, 60 anni dopo.

grande torino strage di superga60 anni fa fu lutto per il mondo del calcio italiano e mondiale.

Il 4 maggio 1949 si consumava la “Tragedia di Superga” dove persero la vita i giocatori del Torino, la squadra si calcio che faceva sognare gli appassionati, vincendo in quel periodo cinque scudetti di seguito e una Coppa Italia.

La squadra si trovava a Lisbona, dove il 3 maggio affrontò il Benfica in amichevole, perdendo per 3 a 4.
Il 4 maggio, al rientro, il trimotore Fiat G. 212 delle Aviolinee Italiane,alle ore17,05, va fuori rotta a causa della scarsa visibilità e si schianta contro i muraglioni posti sul retro della Basilica di Superga.

Nell’impatto morirono tutti i calciatori, lo staff tecnico, giornalisti ed’equipaggio.

Più di un milione di persone scesero in piazza a Torino per partecipare ai funerali, il Toro nelle ultime quattro gare restanti giocò con la squadra giovanile, così fecero anche le sue avversarie.

Quell’anno il Torino vinse lo Scudetto.

Il noto giornalista Indro Montanelli così ricordava gli “invincibili” : “Gli eroi sono sempre immortali agli occhi di chi in essi crede. E così i ragazzi crederanno che il Torino non è morto: è soltanto "in trasferta".

domenica 3 maggio 2009

La Terra di Nessuno

americani in tendopoli a sacramento per la crisi 1
Quello che vedete nella foto non è un campo rom, non è un campeggio e non siamo in una bidonville di qualche paese sudamericano.

Siamo nientemeno che nei ricchi Stati Uniti d’America, per la precisione a Sacramento, California.
Senza soldi per pagare i mutui della casa schizzati alle stelle con la crisi e senza lavoro perché licenziate dalle loro aziende per far fronte alla crisi economica.

Così anche avvenne negli anni ’30, nel periodo della “Grande Crisi”.

Obama ha detto: “Inaccettabile che in una nazione ricca come la nostra bambini e famiglie si trovino in queste condizioni.

L’economia americana, abituata ad’una crescita costante e continua e ad’un mercato del lavoro estremamente flessibile, si dimostra incapace di difendere la classe media lavoratrice, che di fronte ad’una crisi duratura non è adeguatamente protetta, questo anche grazie ad'un sistema sindacale diverso da quello europeo.
americani in tendopoli a sacramento per la crisi 2
Sono notizie che non giungono facilmente all’orecchio, ma sono una realtà americana. E’ gente attiva, che vorrebbe lavorare, ma il lavoro non c’è, genta a cui, nel giro di pochi mesi è crollato il mondo addosso, gente con dei progetti, con un buono stipendio, costretta a uscire dagli "agi" di una vita normale per andare incontro all'oblio.

La tendopoli di Sacramento è stata aperta dallo stesso Governatore della California Arnold Schwarzenegger ( si proprio lui, quello del film Terminator) e al momento ospita circa 125 persone.

Quella di Sacramento non è una tendopoli isolata, ce ne sono molte altre piene di disoccupati senza-tetto anche a New York, Los Angeles, Seattle e St. Petersburgh, in condizioni igienico sanitarie critiche, anche perché questa gente non può usufruire di cure mediche gratuite e ognuna con minimo 100 “abitanti”. La crisi per il momento non è ancora passata e si prevede che le tendopoli siano destinate ad aumentare.

I senzatetto in America sono stimati dagli 1,5 ai 3 milioni di persone.

La terra della libertà, dell’opportunità e del benessere mostra l’altro lato della medaglia, in tempo di crisi chi viene tagliato fuori da questa grande area di opportunità e di benessere si ritrova a dover fare i conti con la Terra di Nessuno.