Assolto.
La Corte d’Appello di Verona così sentenziò nei confronti di Silvio Berlusconi nel 1990. Prosciolto per aver giurato il falso davanti ai Giudici sulla sua affiliazione alle loggia massonica P2 (Propaganda Due), in quanto tale reato era stato estinto da una amnistia del 1989.
Fu uno dei più gravi scandali politici della storia italiana.
Ma che cos’è la Loggia Massonica Propaganda Due?
E’ una loggia massonica fondata nel 1877 dal Gran Maestro Giuseppe Mazzoni sotto il nome di “Loggia Propaganda” sotto il più grande movimento massonico “Grande Oriente d’Italia” che fin dalle origini riuniva tra i suoi adepti membri di spicco della vita sociale e politica italiana, senatori, deputati e banchieri.
Nonostante il sostegno al fascismo, ma non allo squadrismo, la Loggia fu sciolta nel 1923 quando fu proibita la libertà di associazione.
Dopo la Resistenza la Loggia fu rifondata sotto il nome di “Propaganda 2”. La Loggia andò sotto l’influenza della massoneria americana.
I Nostri Giorni
Licio Gelli (nella foto), un piccolo imprenditore toscano,nel 1969 divenne Gran Maestro della P2 con un’ascesa rapidissima e con motivazioni in gran parte sconosciute.
Gelli raggruppò le elites di imprenditori e funzionari statali ma soprattutto delle alte gerarchie militari, cercando anche il favore e l’appoggio del mondo cattolico.
Forti furono le influenze e le amicizie della P2, fra cui il dittatore argentino Juan Peròn e Giulio Andreotti, fotografati insieme alla Casa Rosada.
Il Colpo di Stato
La prima azione del dopoguerra fu la così detta “Rivoluzione Borghese”: un colpo di Stato che si sarebbe dovuto attuare fra la notte del 7 e l’8 Dicembre del 1970 organizzato da Julio Valerio Borghese,(nella foto) chiamato “il Principe Nero” comandante e fondatore della X Flottiglia Mas (corpo militare della RSI) e aderente alla Repubblica di Salò dopo il 1943.
Colpo di stato annullato poco prima dell’attuazione, quando era già tutto pronto e i “cospiratori” pronti all’azione nelle città di Roma e Milano, per cause sconosciute.
Golpe che avrebbe dovuto sovvertire l’ordine repubblicano-democratico italiano verso una dittatura militare e previsto l’assassinio del Capo dello Stato Giuseppe Saragat, del capo della Polizia Angelo Vicari e l’occupazione della Rai, del Ministero della Difesa e dell’Interno e avrebbe dovuto avere al suo vertice Giulio Andreotti (che probabilmente però non avrebbe accettato) considerato l'unico in grado di saper "tener quiete" le parti politiche e l'unico che godeva di credibilità presso gli Usa.
Stati Uniti che non sarebberero stati contrari al golpe in quanto non disdegnavano che il Mediteranneo fosse soto il controllo di dittature (Spagna, Portogallo, Grecia e appunto Italia) filoamericane.
(Guarda il dossier Rai de "La Storia Siamo Noi" sul Golpe Borghese)
Il tutto è emerso da un dossier del SID (i servizi segreti militari italiani) solo nel 1991, “censurato” da Andreotti in quanto avrebbe causato un enorme scandalo politico.
(Vai a fondo pagina per il Proclama del Golpe)
Nelle indagini si fa riferimento anche tra legami di Borghese con sicari della cosca mafiosa “Cosa Nostra”. Fu indagato in prima persona anche Gelli.
Nel periodo ‘74-‘76 la Loggia ebbe un periodo travagliato fra rifondazioni e scioglimenti, anche per via dell’interesse di pubblici ministeri che indagavano su illeciti finanziari, legami con l’estrema destra, sequestri di persona e piani terroristici.
Anche per via della pressione dei media e della sinistra la loggia fu sciolta ufficialmente nel ’76, anche se in pratica continuò ad esistere e espandersi, tanto che dal ’76 all’81 ebbe il suo periodo di “massima influenza” tentando di influenzare la politica di molti paesi sudamericani e della Romania.
Licio Gelli, una personalità ambigua e misteriosa che si ritiene avesse contatti con i servizi segreti dell’Est e appoggiato sulla destra, situazione che gli permetteva di legarsi a chiunque avesse avuto le redini di potere in Italia nel dopoguerra.
Il Programma della Loggia
Il programma piduista (della Loggia P2) si chiamava : “Piano di Rinascita Democratica” che prevedeva l’assorbimento degli apparati democratici della società italiana dentro le spire di un “autoritarismo legale”( l'atteggiamento di chi esercita un'autorità, trascurando o eliminando del tutto i limiti legali del suo potere) con al centro l’informazione.
Inoltre veniva proposto il Proselitismo (l'opera di chi cerca di fare dei proseliti, ovvero cerca di convertire altri individui a una certa religione o altra dottrina).
Era prevista l’abolizione della validità dei titoli di studio, per sfollare le università e dare il tempo di elaborare una seria riforma della scuola che attuasse i precetti della Costituzione.
Inoltre voleva separare le carriere dei magistrati, rompere l'unità sindacale e abolire il monopolio della Rai.
Io direi che sono cose abbastanza attuali e che sono tuttora in atto: La perdita di potere della Rai, il presidenzialismo e il bipartitismo, la qualità dell'informazione....
Uno degli obiettivi, fra l’altro, era dare all’Italia una impostazione classista. Insomma ritornare ha una sorta di distinzione fra proprietari ricchi e lavoratori semi-servi, con una forte divisione fra classi sociali, lascio immaginare quali conflitti si sarebbero potuti creare in una società così poco egualitaria.
Risultava essenziale era prendere possesso dei mass media, prima con la scalata al quotidiano nazionale più diffuso, il Corriere della Sera, sostenuta fra l’altro dai fratelli Rizzoli, i quali dovettero chiedere fondi a banchieri direttamente affiliati alla P2, dunque andarono sotto il controllo diretto di Gelli e dello IOR (Istituto Opere Religiose) che lo coadiuvava nella scalata.
Furono inseriti uomini della P2 nella Rizzoli, sostituendo anche il direttore del Corriere della Sera, il che diede allo Loggia un potere enorme: Influenza piduista sui politici in favore in favore della creazione del bipartitismo, Inserimento nell’organico del quotidiano di personaggi influenti fra cui Maurizio Costanzo, Silvio Berlusconi e Fabrizio Trecca con lo scopo di pubblicare articoli graditi alla P2 e di censurare altri giornalisti scomodi, come accadde ad’Enzo Biagi, che sarebbe dovuto partire per l’Argentina guidata da una giunta militare golpista.
Inoltre la P2 spinse la Rizzoli all’acquisizione di diversi altri quotidiani fra cui spiccano il Piccolo di Trieste, il Giornale di Sicilia e di Palermo e la Gazzetta dello Sport.
In quello stesso periodo , probabilmente seguendo la strategia di Gelli, Berlusconi rilevò canali televisivi come Telemilano e Canale 5.
La cosa fu scoperta e per la Rizzoli fu scandalo e fu costretta a cedere numerose testate e il Corriere della Sera ne uscì molto screditato.
Guarda caso invece Canale 5 di Berlusconi non ebbe nessuna ripercussione e nel frattempo l’imprenditore milanese fondò anche Italia 1 e Rete 4.
Conclusioni
Berlusconi era la tessere P2 n°104 ed’era sicuramente il più noto piduista.
A quanto noi mortali è dato sapere il fatto che la P2 avesse potuto prendere il potere in Italia tramite un golpe militare era molto concreto, visto l’appoggio e l’adesione dei vertici bancari e politici, ma soprattutto dei vertici militari.
Dittatura militare che avrebbe allotanato probabilmente l'Italia dai piani di una Europa Unita, condannato l'Italia a un probabile asservimento agli Usa, vista la conoscenza a l'approvazione di buona parte dei vertici degli States al golpe e il "gemellagio" con la massoneria usa.
Americani che vedevano di buon occhio il golpe in quanto in grado di disperdere anche con la violenza la minaccia comunista (molto sentita all'epoca) e avere un alleato fedele a questa lotta.
Sul piano economico inoltre l'esperienza dittatoriale di Spagna e Portogallo docet, arretratezza economica da cui stanno faticosamente uscendo.
Il legame con la Mafia inoltre, anche se non ufficialmente comprovato, sembra un ipotesi non campata per aria.
Un paese può dirsi libero quando ha un istituzione democratica ed’una informazione libera e pluralista.
Non lo so, io parlo sempre da comune mortale, ma visti i precedenti del nostro Premier nella suddetta Loggia massonica a me da’ da pensare.
In Italia dove c’è da mangiare si mangia e chi ci sta sopra pensa solo a mangiare.
C’è e ci può essere libertà di informazione? La nostra istituzione democratica è garantita? Io lo spero tanto,ma inizio a vacillare…
Licio Gelli, ora 88enne, dalla sua casa dove sconta 12 anni di arresti domiciliari per il crack del Banco Ambrosiano dice di Berlusconi: “ E’ l’unico che può realizzare il piano” e aggiunge: “Ho una vecchiaia serena. Tutte le mattine parlo con le voci della mia coscienza, ed è un dialogo che mi quieta. Guardo il Paese, leggo i giornali e penso: ecco qua che tutto si realizza poco a poco, pezzo a pezzo. Forse sì, dovrei avere i diritti d'autore. La giustizia, la tv, l'ordine pubblico. Ho scritto tutto trent'anni fa in 53 punti.
Proclama del Golpe:
" Italiani, l'auspicata svolta politica, il lungamente atteso colpo di stato ha avuto luogo [...]. La formula politica che per un venticinquennio ci ha governato, e ha portato l'Italia sull'orlo dello sfacelo economico e morale ha cessato di esistere. Le forze armate, le forze dell'ordine, gli uomini più competenti e rappresentativi della nazione sono con noi; mentre, d'altro canto, possiamo assicurarvi che gli avversari più pericolosi, quelli che per intendersi, volevano asservire la patria allo straniero, sono stati resi inoffensivi [...]. Nel riconsegnare nelle vostre mani il glorioso tricolore, vi invitiamo a gridare il nostro prorompente inno d'amore: Italia, Italia, Viva l'Italia! "
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1 commento:
Io non capisco come si può parlare di libertà d'informazione visto quello che Berlusconi ha rappresentato all'interno della P2 dato il piano di rinascita democratica che doveva avere al centro l'informazione...si ma voi, leggendo, avete capito che tipo di informazione poteva essere!?
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