
L’Onu e gli Stati membri dell’Ue la voce grossa, anche se secondo me la pratica dei respingimenti va rivista perché non da l’opportunità a chi viene di godere dell’eventuale asilo politico e costringe ad un retro-front i barconi carichi di gente spossata, mal nutrita e disidratata.
Infatti molte persone al ri-ritorno in patria non reggono il viaggio e ci lasciano le penne.
Credo che debba essere garantita assistenza e il rispetto dei diritti umani poi si pratica il respingimento.
Il nostro Paese non può essere il Porto Franco dell’immigrazione. Gli altri stati che si affacciano sul Mediterraneo (Spagna e Grecia) eseguono già da tempo i respingimenti, dunque le polemiche dovrebbero riguardare anche loro.
In un momento di crisi, dove non c’è lavoro e dove le fila degli immigrati disperati sono sempre più piene, altra gente disperata non potrà mai trovarsi bene. Inoltre, andando anche ad infoltire l’esercito dei lavoratori in nero, ci sarà sempre il bastardo disposto a farli “lavorare” se così si può dire per 2€ all’ora.
Poi non lamentiamoci dicendo che gli stranieri ci rubano il lavoro, ma chi li assume in nero ci ruba il lavoro, chi permette che lavorino in nero ci ruba il lavoro, chi permette una immigrazione indiscriminata ci ruba il lavoro…e gli stipendi restano bassi, i più bassi d’Europa, per potere d’acquisto anche dietro a Grecia e Spagna. Dietro solo il Portogallo.
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