Chi, nella propria innocente fanciullezza, anche per sbaglio non ha visto almeno una volta i Puffi?
Quelle strane creaturine con la pelle blu ed’il baschetto bianco, ad’eccezione del capo che aveva il baschetto rosso?
Ora non vogliatemi male, ma potrei turbare i vostri ricordi della fanciullezza.
Cosa sono i Puffi?
I Puffi sono una comunità di individui, di età non ben definibile ma tutti più o meno adulti, tranne grande puffo, il capo, che è più anziano.
La loro sessualità non è ben definita in quanto si somigliano tutti, Puffetta è l’unica femmina (nella prima serie) evidenziata dalla chioma bionda e lo si deduce dal ruolo che svolgono all’interno della società.
Vi inizia a venire in mente qualcosa?
Una società dove tutti sono uguali e omologati e il sommo bene è il villaggio, con nessuna evidente differenziazione tra i sessi e dove tutti lavorano allo stesso modo per contribuire al bene comune … è sì amici miei … I PUFFI RAPPRESENTANO IN PAPPA INFANTILE IL MODELLO COMUNISTA!
Inoltre l’accezione “puffo” che i membri della comunità usano prima del nome per chiamarsi l’un l’altro suona tanto del “compagno” con il quale si identificano i membri del partito e del sistema comunista.
Se ci pensate bene il Villaggio dei Puffi ha un economia centralizzata e pianificata, dove è Grande Puffo a decidere la distribuzione egualitaria dei beni prodotti,quando produrli e con che quantità, non c’è moneta, non c’è mercato, non c’è una borghesia e i mezzi di produzione appartengono al popolo.
Dal punto di vista economico è tale e quale ad un Kolchoz Sovietico.
Inoltre le case dei Puffi rispecchiano l’edilizia sovietica: è un monolocale, di dimensioni spartane.
Le case (a forma di fungo) sono disposte nel villaggio affinchè non ci sia una privilegiata sull’altra. Anche la casa di Grande Puffo è “mimetizzata” fra le altre.
Anche i puffi hanno i loro personaggi più particolari.
Quattrocchi (quello con gli occhiali) è il puffo che si lamenta per eccellenza, il contestatore. Spesso critica le decisioni di Grande puffo e prende l’iniziativa, i suoi atteggiamenti pedanti scadono spesso nel ridicolo e viene spesso deriso e mal guardato dagli altri puffi. Dunque si può tranquillamente fare il paragone: Quattrocchi, il contestatore rappresenta Trockij (nella realtà ucciso dagli emissari di Stalin in Messico nel 1940 per via della visione internazionalista e non-statalista del comunismo) che si contrappone a Grande Puffo, ovvero Stalin.
Puffetta è l’unica donna, uguale per azione sociale ai suoi compagni maschi. Non si può fare una comunità di soli maschi e allora ecco Puffetta a rompere gli equilibri. Le malelingue su puffetta si sono succeduta da sempre: è lei a generare i piccoli puffi? Come si riproducono? Hanno isitinti sessuali? E’ semplice,rappresenta la donna socialista come risorsa al servizio della comunità che si “presta” per il bene comune. Viene inserita per sottolineare l’importante ruolo femminile, una donna emancipata che segna la rottura con la famiglia patriarcale.
Forzuto rappresenta colui che mantiene l’ordine attraverso (giuridicamente parlando) l’”uso legittimo della forza”. Non esita a fare lo spione e spesso riesce da solo a respingere il nemico giurato del villaggio: Gargamella. Rappresenta la polizia segreta, il KGB.
Vanitoso, con atteggiamenti chiaramente omosessuali, pone in evidenza l’uguaglianza completa fra i sessi, infatti è ben accettato dalla comunità.
Con l’avvento della Glasnost arriva anche Puffo Poeta e Puffo Pittore e vanno ad arricchire una società orientata unicamente alla produzione.
Invece puffo Goloso rappresenta un’anomalia: se ne infischia della comunità e dell’equa distribuzione del cibo. Tutto però con il benestare del Capo. Dunque è una sorta di privilegiato, che con il favore del capo si arricchisce alle spalle del popolo.
Il nemico giurato dei puffi è Gargamella, un uomo bruttino e con pochi capelli che si diletta con scarso successo nell’arte della magia e dell’alchimia e vive in una casa fatiscente fuori il villaggio. Nella prima serie del cartone Gargamella da la caccia ai Puffi per trasformarli in oro. Ovvero vuole intaccare l’economia socialista, perfettamente realizzata dal villaggio, per asservirla al mercato. Naturalmente Gargamella non ha mai la meglio. Birba, il suo gatto, anche lui molto brutto e ripugnante, nutre un odio profondo verso gli esserini blu e li caccia per mangiarli. Non è un caso, il nome originario di Birba è Azreal, un nome chiaramente di origine ebraica, che rappresenta l’altro grande nemico che vuole fagocitare il regime sovietico, gli ebrei.
Ma perché i Puffi, chi ne è l’artefice?
I regimi dittatoriali hanno sempre dato all’informazione/propaganda un’importanza centrale. Sicuramente può rappresentare un tentativo di plagiare le giovani menti occidentali per intaccare e sconvolgere le future classi dirigenti. Peyo, il suo autore, potrebbe essere stato una pedina nelle mani del KGB, per sviare evidenti responsabilità. Poi avevamo la Disney che voleva inculcare l’ideale opposto.
Lo stesso nome, nella forma anglofona (dove risiedevano i maggiori nemici dell’Urss, ovvero Usa e Gran Bretagna) è SMURF. Qualcuno a azzardato un interpretazione, ovvero SMURF = Socialist Men Under a Red Father (Uomini socialisti sotto un padre rosso).
Che dire? Sarebbe stato più semplice per me credere agli alieni o anche ai troll, gnomi o folletti che pensare che mi volessero indottrinare con i Puffi.
Leggendo questa storia tutto torna in favore di un “complotto comunista”. Però lo si può pensare anche dal lato innocente dei bambini, una comunità di gente felice operosa e omologata che vive in allegria canticchiando e vivendo della semplicità della terra…che poi alla fine riporta al ragionamento sopracitato…Povera mia fanciullezza!
mercoledì 20 maggio 2009
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3 commenti:
E' l'ultima cosa di cui avrei potuto dubitare! I puffi!
In effetti...anche io ci sono rimasto un pò male "indagando" qua e là. Però riflettendoci tutto quadra!
Che tristezza...nel senso dell'interpretazione...
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