Molti si sono trovati, soprattutto giovani, a dover intraprendere un lavoretto stagionale per potersi togliere qualche sfizio e/o arrotondare il budget.
Chi ha la fortuna di trovarsi in una zona turistica l’estate diventa il momento per lavorare in qualche bar – albergo – ristorante.
Lavoro stagionale spesso retribuito al nero e pagato già di per se una miseria.
E’ raro che si arrivi ai 5€ l’ora, il lavoro non è specializzato e la qualificazione richiesta per fare il barista o il cameriere non è di certo universitaria.
Capita spesso però che la retribuzione sia inferiore ai 4€/ora, prezzo che a un giovane italiano intorno ai 18 anni può anche andar bene, anche se misera.
Adesso le opportunità di guadagno per questi giovani lavoratori estivi si fanno ancora più esigue: l’arrivo di manodopera a basso costo soprattutto dall’est-Europa fa si che i commercianti approfittino per tenere il salario basso o anzi abbassarlo ancora, favorendo questa gente, assunta spesso in nero.
Il giovanotto alla ricerca dello stagionale è costretto ad accettare spesso retribuzioni da miseria (spesso non superiori ai 3,5€/ora), che non permettono neanche di levarsi quel “sopracitato” sfizio.
Gli immigranti bisognosi di lavoro entrano in un circolo vizioso per cui, essendoci una offerta vastissima di manodopera a basso costo, il datore di lavoro in maniera intelligente tiene basso il salario.
Il minimo sindacale (in Italia intorno ai 5,15€/ora, anche se viene contrattato dai sindacati con differenze da lavoro a lavoro e più basso in quei lavori a tempo determinato) è una cosa che sul piano pratico non esiste. Anche per chi viene assunto con contratto regolare l’ostacolo viene facilmente aggirato.
Chi assume ci guadagna di più, chi viene assunto guadagna poco, cresce il risentimento verso chi viene visto come “ladro del lavoro”, l’immigrato cattivo che si accontenta di poco e il commerciante avaro che massimizza il profitto.
Piccola lezione di economia : Manodopera numerosa e a basso prezzo -> Assunzione di chi accetta il basso salario -> Disincentivo all’aumento dei salari -> Esclusione dal lavoro di chi “non si accontenta della bassa retribuzione” (i giovani italiani ma non solo).
Poi non lamentiamoci che in Italia abbiamo i salari più bassi. La colpa non è solo del commerciante: le tasse sono prossime al 50% degli introiti dunque i margini di profitto sempre più bassi, non c’è chi controlla e naturalmente c’è chi se ne approfitta, ci sarà pure la crisi economica però…
…il sistema è sbagliato!
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