Anche per le europee, elezioni che sostanzialmente sul piano pratico non contano nulla, è emerso il quadro politico italiano. La gente del bel paese ha scelto ancora una volta il meno peggio.
L'affluenza in calo rispetto alle scorse europee segna il clima di sfiducia crescente degli italiani verso la politica.
Il meno peggio perché fra scandali, critiche e foto osè, l’italiano conferma che l’opposizione non è stata capace di fare una campagna elettorale decisa e basata su un programma solido, cosa.
Gli attacchi di Franceschini al premier in quanto Silvio Berlusconi, come era prevedibile, non hanno sortito effetti ma neanche provocato quell’effetto boomerang predetto dallo stesso Presidente del Consiglio.
Il Pdl ha dimostrato la sua comunicatività che in questo periodo di crisi è stata ben recepita dagli italiani, lo sbandamento del Pd si riscontra nella scarsa capacità oratoria e pratica del suo Leader.
Così, mentre i vertici del Pd sono compiaciuti di essere circa dieci punti percentuali sotto al Pdl e addirittura “festeggiano” il risultato, il quadro è piuttosto eclatante. Anche se il Pdl non ha superato la soglia del 40% come annunciato ha comunque ottenuto un’ennesima vittoria schiacciante.
Vedendo il Pd soddisfatto del leggero calo di consensi del Pdl non posso fare altro che sorridere e interrogarmi su come di questo passo il maggior partito d’opposizione possa sperare di intaccare una forza consolidata come il Pdl. Gli elettori di Franceschini dovrebbero farsi un esame di coscienza e correre ai ripari.
La Lega Nord (votata anche per lo 0,5% in Sicilia … … ) si conferma terzo partito d’Italia. In Crescita anche l’Idv di Di Pietro mentre rimane stabile l’Udc.
Se si fa poi un’analisi comparata della coalizione di governo Pdl-Lega hanno preso il 45,7% e Pd-Idv il 34,1%. Questo significa che la differenza sale tra i due blocchi a 11,6 punti percentuali. Differenza considerevole.
Non superano lo sbarramento del 4% i “partitini” di destra e sinistra e la lista Pannella-Bonino.
Gli italiani non dovrebbero accontentarsi e meritarsi il meno peggio. Se la politica non cambia e l’italiano non se ne accorge o fa finta di nulla, ecco che il baratro è vicino.
Ecco i dati delle Europee. - Ministero degli Interni
35,3 % - Popolo delle Libertà – 29 seggi
26,1% - Partito Democratico – 22 seggi
10,2% - Lega Nord – 9 seggi
8,0% - Italia dei Valori – 7 seggi
6,5% - Unione di Centro – 5 seggi
Sotto lo sbarramento del 4%:
3,1% - Sinistra e Libertà – Verdi
3,4% - Rifondazione Comunista
2,4% - Lista Bonino – Pannella
2,2% - La Destra – Mpa
0,5% - Forza Nuova
0,5% - Partito Comunista dei Lavoratori
0,8% - Fiamma Tricolore
0,2% - Liberal Democratici - Maie
lunedì 8 giugno 2009
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