Diciamo che sostengo la linea secondo cui Berlusconi non sia proprio l’incarnazione del leader ideale, anzi, direi che Silvio sia più bravo come intrattenitore e comico o per parlare più concretamente possiamo dire che sia indubbiamente un imprenditore di successo.
Perciò fra gli attacchi della stampa internazionale sugli scandali del premier dal caso Noemi – Letizia e sul fatto della corruzione del giudice Mills per testimoniare il falso a favore dell’assoluzione del Cavaliere spunta la trovate geniale del leader PD Franceschini che parlando del Premier ai giornalisti dice : ”voi fareste educare i vostri figli da quest’uomo?”
Questa è la critica che riesce a “non” fare la nostra opposizione.
Secondo me è giusta e lecita l’indignazione della famiglia Berlusconi sull’esternazione di Franceschini. La famiglia deve stare fuori dalla campagna elettorale, altrimenti si sconfina nella diffamazione.
Fra brunetta che dice “no” agli agenti panzoni, gli stipendi italiani in parità di potere d’acquisto fra i più bassi d’Europa, le veline, il crescente sottosviluppo del meridione, i giudici faziosi, la sicurezza sul lavoro, la cronica mancanza di infrastrutture moderne, etc. emerge ancora una volta l’incapacità dell’opposizione di fare un’opposizione seria e costruttiva e in special modo dell’opposizione del PD, basata solo sulla mèra e sistematica diffamazione del Premier in quanto Silvio Berlusconi.
venerdì 29 maggio 2009
Il fondo della politica, fra attacchi internazionali e stupida opposizione
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2 commenti:
da assoluta incompetente in materia politica dico che le due fazioni sono troppo granitiche. Che razza di schieramento è il PD?? Non sono capaci di far fronte comune, almeno si tornasse al pluralismo politico... quello fatto di governi di concentrazione nazionale e compromessi...
Sul fatto che non sono capaci di fare fronte comune ti do pienamente ragione.
Purtroppo su governi di concentrazione nazionale e di compromessi devo dissentire: sono proprio questi i mali della politica e della ingovernabilità italiana.
Schiacciati da compromessi e minacce di partiti coalizzatisi in seguito a contrattazioni non sono mai riusciti a portare avanti il disegno politico sbandierato in campagna elettorale
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