venerdì 7 agosto 2009
Ancora a puttane il Tricolore, Bossi pensa solo alla bandiera padana.
In un’Italia sempre più divisa economicamente, socialmente e istituzionalmente fra Nord e Sud, ecco che la voglia secessionista più o meno sopita di quei gran signori della Lega Nord riaffiora.
La sostanza del movimento padano e riassunta nelle parole del Leader – Maximo Umberto Bossi il quale dichiare a Sky Tg24: “Lasciamo stare la bandiera italiana, penso solo alla bandiera padana. Ognuno fa quello che vuole in un paese libero. Io sono lombardo e mi ricordo della mia Lombardia”.
A prescindere dai deliri del vecchietto che non è nuovo a queste esternazioni, in tempo di crisi ogni occasione è buona per rilanciare il carattere fortemente regionalista per non dire secessionista del movimento padano.
La cosa importante per la Lega adesso è cambiare l’art. 12 della Costituzione (La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.) aggiungendoci l’obbligo di esporre, insieme al Tricolore e alla bandiera dell’Unione Europea la bandiera della Regione.
Purtroppo per loro l’Italia non finisce a Bologna o Firenze, ma arriva fino a Lampedusa.
I cittadini del Nord non sono di serie A e quelli del Sud di serie B o C, ma in teoria sono tutti sullo stesso livello, anche se al sud c’è molto da cambiare.
Poi che la Lega sappia convogliare le aspettative dei lavoratori del nord più ricco è indubbio. Al momento è uno dei partiti che riesce a dare le risposte più concrete.
Vorrei però ricordare che quei terroni tanto derisi fra i signori padani sono gli stessi che hanno contribuito alla riuscita delle grandi aziende del nord e che ora magari votano anche lega. Dunque le fortuna padana è stata fatta anche dai cittadini del sud.
Ma dopotutto il tricolore si può anche togliere…Bossi non ci si voleva pulire il c***?
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